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Leali, Lefay Resorts e il capitale umano: “Ecco perché siamo tra i Top Employers”

di Stefania Galvan

“Da sempre le persone sono fra i valori principali di Lefay Resorts & Residences: sono la chiave del nostro successo”. Alcide Leali, ceo di Lefay Resorts & Residences (nella foto), commenta con queste parole la riconferma per il 2023 del gruppo alberghiero da parte di Top Employers Institute, l’ente certificatore globale delle eccellenze aziendali nell’ambito delle risorse umane.

Benefici per tutto lo staff
Con oltre 350 collaboratori, il 40% dei quali ha meno di trent’anni, e il 60% delle posizioni manageriali ricoperte da donne, Lefay ha ottenuto la certificazione anche per i benefici sopra la media che garantisce a tutto lo staff, come spiega il ceo: “A tutti i collaboratori - sottolinea - viene offerto l’alloggio in un residence dedicato, il servizio mensa anche al di fuori degli orari lavorativi, la fornitura di divise con relativo servizio di lavaggio e stiratura, orari di lavoro sostenibili con due giorni di riposo garantiti e un percorso di formazione professionale strutturato. Le retribuzioni medie, poi, sono superiori del 15% rispetto a quanto previsto dal Ccnl turismo”.

La formazione esperienziale
Particolare il percorso formativo, che prevede anche la cosiddetta ‘formazione esperienziale’: la possibilità di provare in prima persona la vita nei due resort del gruppo per comprendere al meglio gli standard di servizio del brand: “Un momento - commenta Leali - che aumenta la consapevolezza circa la propria mansione e fa riflettere sull’operato dei colleghi negli altri reparti”.

Gli investimenti
Gli investimenti sul capitale umano vanno di pari passo con quelli su entrambe le strutture del gruppo; nel corso degli ultimi due anni, infatti, Lefay Resort & Spa Lago di Garda è stato completamente rinnovato con un progetto del valore di circa 15 milioni di euro, che ha interessato il rifacimento di tutte le suite e degli ambienti comuni, ma anche la realizzazione di nuove aree “tra cui - elenca Leali - le Sky Suite, camere di una nuova categoria di oltre 130 mq, la Spa Adults Only, con una sauna panoramica affacciata direttamente sul lago, e il ristorante Gramen, la nuova proposta gourmet che privilegia l’elemento vegetale e il pesce”.

Il segmento dei Serviced Residences
Diverso il disegno alla base del progetto del Lefay Resort & Spa Dolomiti, che ha optato per una forma di ospitalità mista, portando a termine lo scorso anno la vendita dei Serviced Branded Residences: “Le residenze - spiega Leali - sono direttamente collegate ai servizi del resort e quindi alla Spa di 5.000 mq, al centro fitness, ai ristoranti e a tutte le aree comuni. I proprietari possono inoltre decidere di partecipare al Rental Programme, una soluzione che prevede la possibilità di mettere a disposizione del resort la propria residenza nei periodi di non utilizzo, ricevendo il ritorno generato dal ricavo di vendita”.

Le new entry
Ultimato questo progetto, Lefay guarda all’espansione: “Al momento - anticipa il ceo - stiamo lavorando alle nostre prossime aperture: il primo resort in management all’estero, a Crans Montana in Svizzera, e la terza struttura di proprietà in Italia, in Toscana a Montalcino”. Le date di apertura ancora non si conoscono, ma per quanto riguarda il resort toscano le prime anticipazioni indicano che sarà perfettamente integrato con l’ambiente circostante e avrà un concept architettonico che ripropone in chiave contemporanea gli elementi tipici del luogo quali cotto, mattone e intonaci nei colori delle argille. “Disporrà di 98 suite - aggiunge Leali -, 15 ville e una Spa che raggiungerà i 6.000 mq di superficie, in linea con la filosofia di benessere globale Lefay”.

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