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Smeralda Holding investe sul turismo di lusso: in Sardegna un piano da 120 milioni

La Costa Smeralda si riconferma meta di grande appeal per il turismo di lusso anche in epoca post-Covid. “Si registra un forte incremento del segmento premium del real estate -  ha commentato Mario Ferraro, ceo di Smeralda Holding, in un’intervista rilasciata al Sole 24Ore -. Per una villa con spiaggia privata non c’è un prezzo di mercato. Vale la componente emotiva e competitiva tra i super ricchi del mondo: russi, americani, mediorientali. Appena se ne trova una, parte una sorta di asta. Oggi per le ville in seconda fila, senza spiaggia privata, si parla di prezzi dell’ordine dei 50, 70mila euro al metro quadro in zona Cala di Volpe o Romazzino. E la domanda è molto superiore all’offerta”.

Condizioni esclusive determinate anche dagli investimenti portati a termine a beneficio di tutto il consorzio Costa Smeralda. Ad oggi Smeralda Holding è proprietaria di un patrimonio immobiliare che risulta composto da quattro hotel di extralusso, la Marina di Porto Cervo, un cantiere navale, il Pevero Golf Club, a cui si aggiungono altri asset minori e 2.300 ettari di terreni sulla costa.
E il Gruppo procede nel suo piano di investimenti quinquennale per un valore di 120 milioni di euro. Tra le novità della stagione 2021 una serie di progetti dalla riqualificazione degli hotel, ad una più ampia proposta della ristorazione, dal wellness all’incremento delle attività sportive e per le famiglie, fino al rafforzamento della sostenibilità.

Gli investimenti di quest’anno ammontano a 15,3 milioni e prevedono il completamento della terza fase di restyling dell’hotel Cala di Volpe.

Oltre agli interventi già effettuati negli anni precedenti per un valore di 46,5 milioni di euro – la prima e la seconda fase di restyling dell’hotel Cala di Volpe e la creazione della Spa al suo interno, la riprogettazione dell’ingresso principale dell’hotel Romazzino e della seconda Spa e la realizzazione del primo kids club dell’hotel, l’apertura del ristorante Matshuisaentro il 2023 il gruppo completerà il suo piano quinquennale.

Il piano prevede la conclusione delle ristrutturazioni dell’hotel Cervo, del Pitrizza e ancora del Romazzino, e il progetto di valorizzazione e riconversione del Cervo Tennis Club in un hotel lifestyle di 40 camere, una selezione di ristoranti brandizzati e spazi retail.

“Per il Romazzino e il Pitrizza non abbiamo ancora scelto i nostri designer – aggiunge Ferraro – ma in generale puntiamo alla diversificazione. Entro il 2024 tutta l’offerta alberghiera, con la ristrutturazione dei 4 hotel (Cala di Volpe, Pitrizza, Romazzino, Hotel Cervo) e del nuovo, sarà completata”.

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