Si fa sempre più stringente l’isolamento del Venezuela per quanto riguarda i collegamenti aerei.
Dopo le decisioni della scorsa settimana da parte dei maggiori vettori Usa di ridurre se non sospendere del tutto i voli su Caracas, è arrivata anche la notizia di Lufthansa, che ha effettuato un taglio netto alle frequenze, portandole da 5 a 3 a settimana, pari a una riduzione del 40 per cento.
Sempre identica la causa che sta spingendo diversi vettori a togliere il Paese dal network: i vettori sono tenuti a vendere i biglietti nella valuta locale, il bolivar, ma il governo non ha concesso loro l'approvazione per il rimpatrio delle entrate valutarie. Una situazione che ha generato, secondo i dati Iata, debiti per oltre 3 miliardi di dollari. Anche Alitalia, lo scorso mese di giugno, aveva fermato tutti i voli su Caracas fino al 28 ottobre.
