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Del Torchio, Az: "Troppa libertà per le low cost"

di Amina D'Addario

Compagnie italiane tutte in profondo rosso a causa dell'avanzata delle low cost.

A mettere a fuoco l'attuale debolezza del trasporto aereo della Penisola è stato l'amministratore delegato di Alitalia, Gabriele Del Torchio, nel corso del suo intervento alla presentazione del rapporto 2013 dell'Enac.

"Le compagnie italiane - ha evidenziato - si trovano tutte in condizioni difficili, non riescono a generare utili per l'avanzata esponenziale delle compagnie straniere e delle low cost". Sono queste, infatti, che secondo l'a.d., hanno potuto prosperare "grazie alle disinvolte politiche degli aeroporti e alle politiche del lavoro meno stringenti".

Un'avanzata senza freni costata a un'industria capace di generare quasi 20 miliardi di euro l'anno la perdita di quote importanti di mercato. "Nel 2009 - ha indicato il top manager - le compagnie italiane rappresentavano il 65 per cento del traffico, ora solo il 44 per cento. Siamo certamente a favore della liberalizzazione, ma in altri Paesi, come in Francia e in Germania, questo non accade".

Una vulnerabilità comune a tutti i vettori tricolore che sta portando verso cambiamenti decisivi. "La necessità di Alitalia è quella di passare attraverso un faticoso e doloroso processo di ristrutturazione".

L'opportunità da cogliere da parte di vettori e istituzioni sarà invece quella di "fare sistema per superare la situazione di profondo rosso".

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