Da un lato il Governo (ansioso di chiudere l'accordo tra Alitalia ed Etihad) e il vettore arabo; dall'altra, l'inedita alleanza tra Roberto Maroni e Giuliano Pisapia, contrari a riscrivere gli equilibri tra i due aeroporti milanesi.
Si riapre un'altra volta la polemica del rapporto tra Linate e Malpensa. In concomitanza con la settimana decisiva per il destino di Alitalia e l'ingresso di quest'ultima nell'orbita Etihad. Secondo quanto riporta repubblica.it, infatti, il vettore emiratino per chiudere l'accordo vorrebbe mettere nero su bianco una revisione della spartizione del traffico tra i due scali.
Il ministro dei trasporti Maurizio Lupi sarebbe già pronto a rivedere le disposizioni precedenti, con un'operazione che aumenterebbe del 20-30 per cento i voli su Linate. Ovviamente, a scapito di Malpensa.
Contro l'ipotesi si è formato un fronte compatto quanto eterogeneo: il presidente della Regione Lombardia Maroni e il sindaco di Milano Pisapia si sono detti entrambi contrari alla riformulazione degli equilibri di traffico. Il timore è lo stesso, ovvero che l'operazione chiesta da Etihad possa compromettere il futuro di Malpensa, che resta ad oggi il secondo aeroporto italiano. Senza contare le possibili conseguenze in vista dell'appuntamento di Expo 2015.
