Ultimo aggiornamento alle 15:38
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La battaglia di Malpensa

di Lino Vuotto

Malpensa diventa uno dei nodi cardine e il terreno di scontro per la soluzione e il completamento dell’affaire Alitalia-Etihad.

Menre a Roma gli inviati del vettore di Abu Dhabi proseguono nella fase di due diligence (le notizie dell’ultima ora parlano di un possibile slittamento della deadline per risolvere il problema debito con le banche), a Milano politici e imprenditori stanno accendendo una battaglia tra favorevoli e contrari al ridimensionamento dell’hub milanese. Senza esclusione di colpi.

Tra gli ultimi interventi si registra quello dell’amministratore delegato delle Fs, Mauro Moretti, il quale ipotizza addirittura una chiusura di Mxp per lasciare più spazio, con annesso ampliamento, a Linate. Una scelta che deriverebbe anche dall’attenzione che Trenitalia sta avendo nei confronti di Fiumicino: voci insistenti parlano infatti di un programma di collegamenti ad Alta velocità verso l’hub romano anche da Firenze e Bologna, con un sistema treno-aereo che potrebbe partire già dall’estate. Un feederaggio per la futura entità che nascerebbe dall’accordo Etihad-Alitalia e che avrebbe proprio in Fiumicino il suo fulcro.

Non dello stesso avviso il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi, il quale difende a spada tratta Malpensa (il suo piano dei trasporti ne fa un cardine strategico, del resto) in appoggio alle istituzioni lombarde. Un orientamento che trova anche il sostegno dei sindacati: questi, negli incontri in corso con i vertici Alitalia per il piano di ridimensionamento, hanno chiesto che gli accordi con Etihad prendano in considerazione lo sviluppo sia di Linate che Malpensa per l’asse del Nord. Un vincolo che potrebbe diventare chiave per lo sblocco e la firma dell’accordo.

Leggi anche: Alitalia, Etihad, Malpensa
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