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Quaranta, Enac: "I vettori italiani sono ancora troppo deboli"

di Amina D'Addario

Flussi turistici in forte crescita, ma compagnie aeree nazionali poco strutturate e incapaci di cogliere le opportunità rappresentate dal trend di segno positivo del traffico globale.

Questa l'anomalia messa in evidenza dal direttore generale dell'Enac, Alessio Quaranta, nel corso del convegno romano sul trasporto aereo organizzato da Sita e Alma Mater Studiorum Università di Bologna. "Il sistema italiano - sottolinea Quaranta - sta denunciando ormai da tempo criticità e debolezze maggiori rispetto ai partner comunitari e del resto del mondo".

Una debolezza ormai conclamata, che secondo il direttore dell'Enac dovrà spingere gli scali della Penisola a "puntare nei prossimi anni sullo sviluppo del sistema infrastrutturale per recuperare il gap in termini di capacità" e a ricercare sempre più gli investimenti dei vettori stranieri.

Una strategia, quella indicata da Quaranta, che non esclude le low cost. "Un sistema in crescita - rivendica il direttore - non può non prevedere la possibilità di sviluppare, con i dovuti accorgimenti, anche il traffico low cost".

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