Ultimo aggiornamento alle 11:41
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Le agenzie a Ryanair:
parliamo di commissioni

di Francesco Zucco

Vista la 'fama' di mister O'Leary nelle agenzie di viaggi, le reazioni non potevano essere molto diverse. Ma forse neanche egli stesso (che non molto tempo fa definì gli agenti i 'rami secchi' del turismo) avrebbe immaginato di trovare un fronte tanto compatto.

La notizia dell'apertura alle adv di Ryanair non ha lasciato indifferenti gli agenti di viaggi. Che, in poche ore, si sono scatenati via social network, in un vero e proprio tam tam mediatico.

Difficile trovare entusiasmi o opinioni a favore. Ryanair e le agenzie sono state per molti, troppi anni dei veri e propri nemici naturali, pronti a sbranarsi a vicenda. Ma costretti comunque a convivere forzatamente.

Due le categorie principali di commenti online: gli agenti di viaggi che rispondono con un secco 'no' al messaggio di pace lanciato da O'Leary e quelli che spronano chiedendo subito un confronto sulle commissioni.

Federica Bellinazzi, tramite Facebook, afferma: "Per me la risposta è solo una: io gratis non lavoro per incrementare i suoi utili". Più possibilista (ma non più tenera) Luisella Zucco: "I casi sono due: o ci pagano loro una commissione oppure dobbiamo comunque far pagare una fee! Non si lavora gratis!"

Stesso dubbio per Paolo Magico Orno, sempre via Facebook: "Rilascerebbe delle credenziali di accesso alle agenzie che dovrebbero emettere i suoi biglietti gratis?". E taglia corto: "Tanto vale continuare così".

Stefano Romani si spinge oltre: "A mio parere non deve decidere O'Leary quale fee mi faccio pagare dal mio cliente per erogargli un servizio". Sull'ipotesi delle commissioni, invece, Romani è deciso a far valere le ragioni della categoria e profetizza: "Temo che stavolta per lui la trattativa sarà molto dura…"

Giovanni di Benedetto, invece, non ne vuole sapere: "Per me non li si vende neanche a fronte di una commissione. Sono nate per fare da sole e da sole dovranno morire".

C'è anche spazio per qualche nota di ironia (lo stesso business model di Ryanair, del resto, si è più volte prestato a commenti umoristici da parte della categoria degli adv). Andrea Roveda ipotizza con un sorriso: "Ci sarà un'area adv le cui credenziali costeranno 150 euro che ci verranno rimborsate con un bonus di 1 centesimo a biglietto entro il primo anno".

Ryanair, ormai da tempo, passa non poco dalle agenzie. La posta sul piatto è un reciproco riconoscimento che permetta ai due soggetti, finalmente, di parlarsi. Come avviene sempre di più anche con altre low cost. Ma è difficile cancellare anni di guerra aperta, quella di O'Leary contro le agenzie, con un semplice colpo di spugna. Sul tavolo, probabilmente, bisognerà mettere qualcosa di più.

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