Ultimo aggiornamento alle 12:27
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Aeroporto di Venezia, il 'no' del premier ai tedeschi

L'aeroporto di Venezia dovrà rimanere in mani italiane.

È il volere di Enrico Letta all'indomani dei rumors che vedono i tedeschi della Fraport in lizza per rilevare quote Save. Il premier italiano starebbe, dunque, cercando di mettere un freno all'operazione che consentirebbe alla società di gestione dell'hub di Francoforte di entrare nel capitale della società che gestisce il Marco Polo.

"Penso sia meglio che l'aeroporto di Venezia rimanga italiano - avrebbe affermato Letta secondo Il Sole 24 Ore -. Ho letto qualcosa di distonico con gli interessi del Paese". Affermazione che, sempre secondo il quotidiano, non sarebbe un vero e proprio veto, anche perché il presidente del Consiglio è al lavoro su una serie di privatizzazioni in cui gli investitori esteri potrebbero avere un peso notevole.

Ora si attendono sviluppi per il passaggio delle quote detenute da Agorà Investimenti, che ha il 40 per cento dell'aeroporto veneziano più Treviso.

Intanto, come ipotizza lo stesso quotidiano, dietro le quinte "si starebbero agitando altri protagonisti del mondo aeroportuale, pronti a scendere in campo contro Fraport".

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