Potrebbe essere nelle 'mani' del metano la soluzione al problema del caro traghetti.
La ricerca scientifica sta suggerendo nuove vie al trasporto marittimo, che, pressato dai costi per il carburante, ha obbligato le compagnie a rialzare i prezzi.
Il settore dello shipping starebbe quindi facendo rotta verso le navi a propulsione a gas naturale liquefatto. È quanto scrive Il Sole 24 Ore, sottolineando come questo nuovo orientamento possa anche rispondere alle normative ambientali internazionali.
Mancherebbe tuttavia, allo stato attuale, una legge precisa, in Italia ma anche in altri Paesi europei, per dotare le navi passeggeri di motori Lng.
"Questa propulsione potrebbe rappresentare una svolta epocale - spiega al quotidiano Andrea Cogliolo, responsabile settore Innovazione e ricerca del Rina services -. Esistono, attualmente, norme solo per gli Lng carrier e non per le navi passeggeri, ma si sta riscontrando l'utilità del metano in tratte su cui viaggiano i traghetti".
Intanto, nel Nord Europa, un ferry a gas liquido della Viking Lines, da 2.800 pax, opera sulla Svezia da quest'anno.
