Fanno tre. Dopo Sabelli e Ragnetti, ora tocca a Del Torchio. Uno abituato a correre ad alta velocità, visto che sino a poco tempo fa ricopriva la carica di amministratore delegato di Ducati e ora dovrà occuparsi di aerei.
Non sarà facile, perché sale sulla poltrona di Alitalia in un momento difficile. I famosi azionisti coraggiosi da tempo cercano una via d'uscita e il presidente Roberto Colaninno per ora ha frenato il gruppo, ma servono svolte importanti.
Per questo il consiglio di amministrazione della compagnia aerea ha chiamato alla guida Gabriele Del Torchio, 62 anni varesino, che nelle ultime stagioni ha guidato il Gruppo Ferretti e poi la Ducati, conquistando anche un titolo mondiale di Moto Gp con Casey Stoner.
Ieri, commentando la notizia, l'a.d. di Audi e presidente di Ducati Rupert Stadle ha sottolineato che "Del Torchio ha guidato Ducati attraverso una fase difficile consentendo all'azienda una crescita costante. A nome di tutti i collaboratori di Audi e Ducati il nostro più sentito grazie e i migliori auguri per la nuova sfida".
Di auguri Del Torchio ne avrà bisogno, perché da ieri guida una compagnia aerea che vola con un passivo pesante e malgrado i tentativi di Sabelli e Ragnetti non mostra segnali di rilancio.
Colaninno però crede che Del Torchio sia in grado di ripetere l'impresa riuscita con Ducati e il prossimo 29 aprile lo spiegherà anche nell'assemblea dei soci.
In quell'occasione si discuterà ovviamente dell'esercizio 2012 chiuso con una perdita operativa di 119 milioni di euro. Ma non si potrà certo nascondere che il primo trimestre del nuovo esercizio mostra altri segnali di forte sofferenza.
La palla ora è nelle mani del manager varesino che dovrà fare una grande prova di equilibrio riducendo i costi e cercando tutte le strade per rilanciare il brand e mettere carburante nelle vendite.
Da più parti si sottolinea che Del Torchio è stato capace di portare la società di Borgo Panigale al record di vendite. In Alitalia adesso incrociano le dita.
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