Ultimo aggiornamento alle 16:32
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Tariffe di Fiumicino, Assaereo fa ricorso al Tar

Un aumento inaccettabile. Questa la motivazione con cui Assaereo, l'Associazione di Confindustria dei vettori e degli operatori del trasporto aereo, ha fatto ricorso al Tar del Lazio contro il nuovo rincaro della tariffe aeroportuali previsto per Fiumicino dal Contratto di Programma Enac-Adr.

Con quella che Assaereo definisce una scusa, ossia la necessità di disporre delle risorse necessarie all'ammodernamento dello scalo, si sono gravati vettori e passeggeri di costi aggiuntivi che, dichiara l'associazione, "assicureranno ricavi totali per Adr ben superiori alle effettive esigenze di investimento".

A partire dal 9 marzo, infatti, i costi per le compagnie aeree e per i passeggeri aumenteranno nell'immediato di oltre il 50 per cento, mentre l'entrata in esercizio di gran parte delle nuove opere è prevista dal 2016 in poi. "Tale circostanza - riferisce la nota Assaereo - dimostra che gli aumenti tariffari, a norma di legge applicabili solo dopo l'entrata in funzione delle nuove opere, sono finalizzati a rafforzare la rendita di posizione del gestore aeroportuale, monopolista naturale, a scapito degli operatori di mercato, i vettori aerei, e dei passeggeri".

Secondo l'associazione, inoltre, il contratto di programma determina anche una distorsione competitiva a favore dei vettori che operano su Ciampino, gestito dalla stessa Adr, ai quali "sarà garantito anche il vantaggio di non dover subire pressoché nessun aggravio di costi".

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