Ora saranno solo in quattro a spartirsi gran parte della consistente torta dei voli sul mercato americano.
È arrivato infatti il via libera per la fusione di Us Airways con American Airlines: l'approvazione da parte dei rispettivi cda (arrivata separatamente, come precisato da corriere.it) dà vita alla più grande compagnia aerea del mondo.
Il trasporto aereo negli States (meta di primo piano per il mercato italiano, una delle poche a garantire consistenti flussi di traffico anche in un periodo di crisi) diventa definitivamente un gioco da grandi, con quattro big player (Us-American, United Continental, Delta e Southwest Airlines) che detengono l'83 per cento dei voli disponibili.
Il nuovo player sarà in mano per il 72 per cento ad American Airlines, mentre Us Airways avrà il 28 per cento delle quote. Sempre secondo corriere.it, le prime indiscrezioni darebbero come favorito alla guida del gigante dei cieli l'a.d. di Us Airways Doug Parker. Per la prima assemblea della nuova società, comunque, bisognerà attendere almeno fino al 2014, ovvero l'uscita dalla bancarotta di American Airlines.
La lente del turismo internazionale, ora, è fissata sui prezzi e sulla concorrenza interna al mercato americano. Ma da più parti arrivano speranzie sull'effetto calmiere delle low cost, che manterrebbero ancora un market share sufficiente (nonostante il potere dei Big Four) per zavorrare le tariffe verso il basso.
Il matrimonio ad alta quota tra le due compagnie americane, segna una tappa storica per il trasporto aereo a stelle e strisce. Si chiude infatti una difficile fase iniziata con i fatti dell'11 settembre 2001, che avevano chiuso nella morsa i conti dei vettori Usa. Tra Chapter 11 e piani di ristrutturazione, le compagnie nordamericane hanno ricostruito le finanze e rimesso in moto le macchine. Ultimo capitolo: la fusione Us-American, che concluderebbe il percorso del trasporto statunitense verso acque sicure.
