Ultimo aggiornamento alle 15:37
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Cda Alitalia: giornata decisiva per la compagnia

di Rita Pucci

Si apre una giornata cruciale per Alitalia. La compagnia aerea ha convocato per la data odierna un consiglio di amministrazione che potrebbe tracciare la rotta del prossimo futuro del vettore.

Diverse le questioni sul tavolo: dalla valutazione di alleanze strategiche che potrebbero salvare la compagnia, al via libera allo scorporo delle MilleMiglia, che eviterebbe agli azionisti di ricapitalizzare il vettore. Se fino a qualche giorno fa l’ordine del giorno del cda poteva limitarsi a questi due punti, la bocciatura del Consiglio di Stato al ricorso avanzato da Alitalia sulla Milano-Roma, che di fatto ha aperto la concorrenza alle operazioni di easyJet, ha allungato la lista dei nodi da sciogliere per la compagnia presieduta da Roberto Colaninno.  

Il via libera allo scorporo del MilleMiglia in una nuova società potrebbe portare alle casse di Alitalia-Cai una boccata di ossigeno che si aggirerebbe attorno ai 180 milioni di euro, secondo le stime di un consulente finanziario Ernst & Young riportate dal Sole 24 Ore.

E questa cifra, inserita in un contesto definito dallo stesso amministratore delegato di Az, Andrea Ragnetti (nella foto), "difficile, vista la forte azione recessiva in particolare nel nostro Paese", rappresenterebbe una buona base di partenza per consentire alla compagine azionaria di Alitalia-Cai di valutare le giuste mosse per salvare la compagnia.

Del resto, il cda odierno dovrà anche fare i conti con le stime di bilancio relative al primo trimestre 2013, tradizionalmente uno dei più impegnativi per le aziende del trasporto aereo.

I dati di esercizio potrebbero infatti non essere particolarmente rosei, data la tendenza degli ultimi consuntivi (l'anno scorso nel consuntivo trimestrale da gennaio a marzo Az riportava una perdita operativa di 109 milioni e una perdita netta di 131 milioni, entrambi in peggioramento rispetto al 2011), e la valutazione di aprire a partner stranieri potrebbe rappresentare un'opzione non remota nei progetti degli azionisti Alitalia-Cai.

I nomi che circolano da diverse settimane ormai sono noti: Air France-Klm, già in possesso del 25 per cento delle azioni della compagnia, o una maggiore apertura a Etihad Airways, che sia con Az sia con Af ha già in piedi diverse collaborazioni di tipo commerciale.

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