Ultimo aggiornamento alle 13:44
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Confermato l'aumento dell'Apd, vettori e adv sul piede di guerra

Battaglia persa sull'Air Passenger Duty.

L'intenzione del Governo britannico di aumentare la tassa aerea è diventata realtà dopo la conferma definitiva del provvedimento da parte del Ministero delle Finanze. Un provvedimento giudicato "autodistruttivo" dal Bar, il board che rappresenta circa 80 compagnie aeree operanti nel Regno Unito.
In pratica, da aprile 2013, la tassa sui voli corto raggio in economy rimarrà a 13 sterline, ma su tutti i voli di medio e lungo raggio crescerà di 2 sterline a passeggero nelle classi premium.

"L'ultimo aumento ci porta pericolosamente al di là del punto di svolta in cui l'impatto non può che essere negativo per l'economia - ha affermato Dale Keller, ceo del Board of Airline Representatives Uk -. Già i precedenti livelli dell'Apd non erano giustificati. La politica del Governo è di per sé distruttiva in termini di turismo e di obiettivi di attrazione degli investimenti stranieri".

La dura posizione del Bar si aggiunge a quella dell'Abta, l'associazione degli agenti di viaggi del Regno Unito che chiedono congiuntamente di rivedere con urgenza l'Apd.
"Il turismo è un settore che il Primo ministro aveva delineato come opportunità di crescita, ma ancora una volta il Governo ha annunciato un aumento dell'Apd strangolando le potenzialità del settore - ha detto Mark Panzer, direttore Abta -, oltretutto a fronte di ridotte previsioni di crescita".

Il Governo britannico ha, inoltre, introdotto una nuova tassa sui jet privati.

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