Ultimo aggiornamento alle 10:37
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Basi regionali e lungo raggio per gli investimenti di Af

Agire su due fronti: battaglia al low cost con le basi regionali, investimenti sul lungo raggio per le rotte più profittevoli.

Si muove su queste due direttrici il piano di Air France per riportare la compagnia in attivo. Da a una parte, quindi, il progetto degli hub decentrati, che prosegue nonostante i tagli e il conseguente dissenso del personale e che serve a lottare sul corto medio raggio, dove "la competizione è più dura", ribadisce il presidente Alexandre de Juniac (nella foto), alludendo alle low cost e anche ai competitor legacy europei.

I plus da giocare sulla piazza europea sono le tariffe competitive sul point to point fuori dai grandi scali, e i servizi ancillari, come i nuovi menu à la carte commissionabili, tra l'altro, su tutti i gds.

Dall'altra parte gli investimenti, milionari nonostante i debiti, che la compagnia sta muovendo verso "le rotte ad alta profittabilità - sostiene De Juniac -, in Asia e in Africa". Occorre guardare infatti a quei mercati che meno vacillano sotto i colpi della crisi e trovare un approccio che abbini "il french style alle nuove richieste globali", sottolinea il presidente.

In questa ottica, in concomitanza con l'avvio dello schedule winter le classi Air  France saranno ribattezzate con diciture universali come economy e business, abbandonando le autarchiche Voyageur e Affaire, mentre solo la prima classe manterrà la definizione premiere.

Leggi anche: Alexandre de Juniac, Air France
Altri temi: Air France-Klm
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