Ultimo aggiornamento alle 09:33
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Alitalia chiude le porte: "Stop alle trattative con Wind Jet"

"Non vi è più spazio per le trattative con Wind Jet". Con un comunicato Alitalia chiude definitivamente le porte alla compagnia aerea siciliana, mettendo la parola fine a una possibile integrazione, il cui processo era stato avviato lo scorso inverno.

Le ultime vicende legate al vettore sembrano dunque avere compromesso l'ipotesi di fusione e, prosegue la nota di Az, "nonostante la sua volontà di realizzare l'operazione, Wind Jet non è mai riuscita a rispettare le date e gli obblighi derivanti dai vari accordi firmati con Alitalia, conferendo cosi all'operazione un profilo di rischio assolutamente imprevedibile ed inaccettabile nell'ottica di una gestione seria e responsabile".

Ripercorrendo gli ultimi mesi delle trattative, la compagnia guidata da Andrea Ragnetti mette in evidenza come alla scadenza del 29 giugno sull'accordo preliminare all'acquisizione "Wind Jet non aveva fornito la maggior parte della documentazione sulla situazione patrimoniale e bilancistica, sull'indebitamento e sui rapporti con le società proprietarie degli aeromobili, documentazione necessaria a concretizzare l'accordo in base ad una valutazione chiara del valore della società catanese. La mancanza di questa documentazione rendeva l'acquisizione di Wind Jet molto più rischiosa per Alitalia dal punto di vista del debito da assumersi. Ciò nonostante - prosegue ancora la nota -, Alitalia si era impegnata per settimane in una difficile rinegoziazione dell'accordo, reso ancora più complicato da una decisione dell'Antitrust arrivata tardivamente ed estremamente penalizzante per Alitalia".

Le richieste del Garante per la concorrenza avrebbero comportato un aggravio dei costi stimati in 20 milioni di euro il primo anno e in 30 il secondo anno: una cifra che, sommata ai circa 10 milioni in più emersi dalla rinegoziazione di inizio agosto a alla mancata ricezione delle documentazioni di garanzia, avrebbe reso ulteriormente rischiosa l'operazione.

"Alitalia si è finora impegnata - conclude la nota della compagnia - per propria scelta e senso di responsabilità e non per obblighi derivanti da normative, regolamenti, decisioni di enti del settore o ultimatum, a riproteggere i passeggeri di WindJet nel caso in cui la compagnia catanese non fosse stata in grado di operare alcune tratte".

Leggi anche: Alitalia, Wind Jet, Antitrust
Altri temi: Andrea Ragnetti
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