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Fee bagagli: nessuna proroga ai vettori per adeguarsi alle regole Usa

di Silvana Piana

Tempo scaduto per adeguarsi alle normative Usa su fee e franchigia bagagli. Il Dot ha negato alle compagnie aeree internazionali un'ulteriore proroga per adeguarsi ai nuovi obblighi, per poter dare una corretta informazione ai passeggeri relativamente a questi due punti.

Il Dipartimento del Trasporti Usa aveva stabilito, nel 2011, regole specifiche, ritardandone, tuttavia, la data dell'entrata in vigore e stabilendo un periodo di sei mesi di moratoria, terminato improrogabilmente ieri, 24 luglio.

A fronte di questa decisione il mondo del trasporto aereo è insorto: una coalizione di compagnie statunitensi e internazionali ha presentato ricorso evidenziando la complessità di riprogrammare i propri sistemi e rivedere le procedure.

Ai vettori il Dot richiede di comunicare, nelle ricevute online e nelle conferme e-ticket, i dettagli di tasse e indennità applicate ai bagagli a mano e ai due primi bagagli da stiva. La comunicazione deve specificare l'itinerario e non può più essere un elenco standard di fee e franchigie che le compagnie pubblicano sui loro siti web.

La seconda regola prevede, invece, che le aerolinee applichino le stesse tasse a tutti i segmenti di ogni itinerario multisegmento per, da o all'interno degli Stati Uniti, compresi codeshare e itinerari multicarrier.

Secca la replica del Dipartimento ai Trasporti nel rifiutare di posticipare la data: "I passeggeri non possono continuare a essere confusi. Le compagnie aeree devono garantire la piena osservanza di queste regole".

Leggi anche: franchigia bagagli, fee, Usa
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