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Sea, con lo scambio quote il Comune di Milano sale al 69 per cento

di Silvia De Bernardin

Nuovo passo in avanti nella ridefinizione dell'azionariato Sea, anche se per la privatizzazione i tempi non sono ancora definiti.

Dopo l'accordo politico siglato lo scorso aprile, Comune e Provincia di Milano hanno infatti trovato l'intesa economica sullo scambio di azioni che i due enti detengono nelle partecipate Sea e Serravalle. Operazione con la quale la Provincia cederà al Comune il 14,56 per cento delle proprie azioni Sea in cambio del 18,6 per cento delle azioni comunali in Serravalle, che passeranno alla holding provinciale Asam accompagnate da una plusvalenza calcolata dagli advisor in 45 milioni di euro.

In questo modo, ha annunciato il sindaco Giuliano Pisapia insieme al presidente della Provincia Guido Podestà, Palazzo Marino arriverà a controllare il 69 per cento della Sea. Nessuna anticipazione è arrivata, però, sul futuro della società di gestione degli aeroporti di Linate e Malpensa.

La volontà del Comune di dismettere una quota ampia di Sea, anche fino al 51 per cento, sembra comunque ormai certa. "La cessione di quote di beni comunali dovrà avvenire per garantire gli investimenti sulla città. Avere il 69 per cento di Sea - ha detto Pisapia - ci permetterà di farlo".

Le opzioni sul tavolo rimangono due: la quotazione in Borsa, in favore della quale si sono espressi anche i sindacati, e un bando di gara internazionale, per il quale ha già manifestato il proprio interesse F2i, il fondo che a fine 2011 ha acquisito il 29,75 per cento delle azioni Sea. Intanto, l'avvio dell'iter di ratifica dello scambio di azioni Sea-Serravalle da parte di Comune e Provincia è fissato per metà luglio.

Leggi anche: Malpensa, Linate, sea
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