Ryanair non ci sta. Il vettore ha riconfermato la decisione di presentare un appello contro la sentenza del Tribunale Generale Europeo a favore di Cai.
La sentenza consente ai nuovi proprietari di Alitalia di evitare di restituire i 300 milioni di euro di aiuti di Stato ricevuti dal Governo italiano, come stabilito dalla Commissione europea nel 2008. Secondo Ryanair la decisione "è l'ennesimo esempio del favoreggiamento della Commissione europea nei confronti delle compagnie di bandiera dell'Ue", si legge in una nota.
Il vettore sottolinea come sia stata la stessa Commissione europea a stabilire che erano stati ricevuti aiuti di Stato illegali, ma nello stesso tempo "si rifiuta di rendere effettiva la restituzione di questi aiuti".
"Contemporaneamente - aggiunge la nota di Ryanair - la direzione generale della Commissione europea ha avviato 16 indagini sugli accordi di Ryanair con gli aeroporti regionali, nonostante il Tribunale Ue (nel caso Charleroi del 2008) abbia respinto le accuse da parte della Commissione di aiuti di Stato a Charleroi".
"Come al solito - aggiunge il portavoce Ryanair, Stephen McNamara - con la Commissione europea esiste una serie di regole, o piuttosto nessuna regola, per le compagnie di bandiera, e una diversa serie di regole per Ryanair".
