Le compagnie aeree americane protestano contro l'estensione del controllo sulle emissioni di CO2 anche ai vettori non europei. Secondo disposizioni Ue, infatti, a partire dal 1° gennaio 2012, le aerolinee che incidono per circa il 3% sulle emissioni globali dannose per l'ambiente dovranno acquistare, come per altri settori industriali, 'permessi di inquinamento' per volare in Europa, con una carbon tax sui decolli e atterraggi pari al 15% delle emissioni. I vettori Usa si aggiungono alla protesta scatenata dalle compagnie cinesi che, al recente salone aeronautico di Le Bourget, avevano bloccato gli acquisti di nuovi aeromobili come forma di protesta contro i diktat dell'Unione europea. Per quanto attiene più strettamente le linee aeree statunitensi, queste contesterebbero principalmente il costo aggiuntivo richiesto dalla Gran Bretagna e chiedono che venga dimostrato, dai Governi, che i fondi raccolti vengano usati soltanto per proteggere l'ambiente.
Ultimo aggiornamento alle 12:58
Le compagnie Usa contestano la carbon tax sui vettori extraeuropei
di silvana piana
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