Il Consiglio dei ministri ha approvato il 17 settembre in via definitiva la riforma del sistema portuale, per far fronte alle sfide portate al sistema soprattutto dai Paesi dell'est asiatico: Cina, India e Giappone. La riforma dovrebbe aiutare il settore dei trasporti a uscire dalla crisi e recuperare il divario con gli altri Paesi del Mediterraneo e del Nord Europa, migliorandone il settore della logistica e dell'intermodalità. Il disegno di legge rivede la classificazione dei porti, ne prevede i piani regolatori, innova la normativa in materia di Autorità portuali, interviene sulla disciplina del lavoro temporaneo e sulla concessione di banchine ed aree. Consente infine la riconversione e riqualificazione di aree portuali.
Ultimo aggiornamento alle 20:01
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