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Pellegrino, Msc: "Porti italiani inadatti alle grandi navi"

di Stefania Galvan

"La rete infrastrutturale dei porti italiani va migliorata attraverso una semplificazione delle norme, un maggiore coordinamento e il superamento di particolarismi locali. Solo così si potrà mantenere la leadership italiana nel bacino del Mediterraneo". Domenico Pellegrino, managing director di Msc Crociere, ha commentato in questo modo sulle pagine del Sole 24 Ore i risultati di una recente ricerca commissionata dal gruppo all'università veneziana di Ca' Foscari, che ha indicato in 1,5 miliardi di euro la ricaduta sul sistema economico italiano dell'attività crocieristica di Msc nel 2009. La possibilità di costruire nuove navi di grandi dimensioni è, però, frenata da un'offerta infrastrutturale dei porti ancora inadeguata, con una burocrazia che ritarda gli iter per i dragaggi e l'ammodernamento delle banchine. "Un sistema - commenta Pellegrino - che pare inamovibile. Il nostro business, per contro, è mobile e, se non hanno un'offerta competititva, gli armatori vanno altrove, magari all'estero". 

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