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Bisignani, Iata: "Crisi, ma i vettori latinoamericani tengono"

di silvana piana

"In questo periodo di crisi del settore aereo l'area del mondo che si sta comportando meglio è l'America Latina". A dirlo il ceo e direttore generale della Iata Giovanni Bisignani, sottolineando come la zona geografica sia riuscita, malgrado l'ombra dell'influenza suina, a generare 500 milioni di dollari, anche se con un lieve calo, da gennaio ad agosto, di passeggeri trasportati: 79,9 milioni invece degli 80,2 dello stesso periodo 2008, ovvero -0,4%. Bisignani ha però anche reso noto alcuni dei problemi del settore in questa parte del mondo, come le alte tasse aeroportuali dell'Ecuador, giustificate con il bisogno di capitali per la costruzione di un nuovo aeroporto internazionale, l'aumento dei prezzi del carburante da aviazione in Brasile o la privatizzazione degli scali messicani "senza una solida regolamentazione, che ha portato servizi aeroportuali scarsi con alti costi". Fabio Villegas, vicepresidente Iata e presidente di Avianca, ha sottolineato come tutti i vettori latinoamericani abbiano "svecchiato la flotta in maniera massiccia, incrementando così la loro efficienza".

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