Ultimo aggiornamento alle 16:25
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Boeing, la crisi del costruttore penalizza i vettori americani sui mercati azionari

La crisi di Boeing inizia ad avere serie ripercussioni sulle performance dei vettori nei mercati azionari, soprattutto oltreoceano. Diverse compagnie aeree stanno rimettendo in discussione le commesse affidate al costruttore americano - è il caso, per esempio, di United Airlines, che potrebbe disdire l’ordine di nuovi B737-10 per passare agli A321 -, e questo sta comportando per i player dell’aviation contraccolpi sul piano finanziario.

I primi segnali sono già evidenti. Secondo quanto riportano oggi le colonne de Il Sole 24 Ore, infatti, in seguito alle vicissitudini di Boeing e alle contromosse dei vettori, l’indice americano aerospace and defence dell’S&P 500 è in calo dell’18% da gennaio, mentre quello europeo dell’Eurostoxx avanza del 23%.

Certo, questo non vuol dire che i competitor del Vecchio Continente non abbiano problemi. Per Ryanair, ad esempio, i continui ritardi nelle consegne dei B737 Max stanno creando disagi sulla pianificazione delle rotte.

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