La crisi di Boeing inizia ad avere serie ripercussioni sulle performance dei vettori nei mercati azionari, soprattutto oltreoceano. Diverse compagnie aeree stanno rimettendo in discussione le commesse affidate al costruttore americano - è il caso, per esempio, di United Airlines, che potrebbe disdire l’ordine di nuovi B737-10 per passare agli A321 -, e questo sta comportando per i player dell’aviation contraccolpi sul piano finanziario.
I primi segnali sono già evidenti. Secondo quanto riportano oggi le colonne de Il Sole 24 Ore, infatti, in seguito alle vicissitudini di Boeing e alle contromosse dei vettori, l’indice americano aerospace and defence dell’S&P 500 è in calo dell’18% da gennaio, mentre quello europeo dell’Eurostoxx avanza del 23%.
Certo, questo non vuol dire che i competitor del Vecchio Continente non abbiano problemi. Per Ryanair, ad esempio, i continui ritardi nelle consegne dei B737 Max stanno creando disagi sulla pianificazione delle rotte.