Ultimo aggiornamento alle 08:35
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Direttiva pacchetti Ue:
modifiche al rush finale

Sono molti i timori delle agenzie di viaggi per la direzione che sta prendendo la riforma della direttiva pacchetti Ue.

L'Europa aveva iniziato a progettare modifiche alla normativa per la vendita dei viaggi all'indomani dell'emergenza Covid, sulla scorta di quella durissima esperienza.

Ora tempo stringe, dal momento che le modifiche dovrebbero vedere la luce il prossimo 29 novembre. Ma le perplessità non mancano.

Secondo Acave, l'associazione che riunisce la distribuzione spagnola, il nuovo testo andrebbe infatti a sbilanciare il sistema a favore delle compagnie aeree.

I nodi da sciogliere
Come riporta preferente.com, il testo proposto dalla Commissione prevederebbe ulteriori obblighi per l'intermediazione turistica. In particolare, si starebbe lavorando su una limitazione ai pagamenti anticipati alle agenzie di viaggi, motivando la scelta con una maggiore tutela per i viaggiatori. Le compagnie aeree invece non avrebbero invece nessun tetto di questo tipo.

Secondo Acave, la normativa vigente prevede già tutele per i consumatori in caso di insolvenza di organizzatori o intermediari.

Non solo: la nuova normativa potrebbe intervenire sulla definizione di pacchetto turistico, escludendo le combinazioni di servizi vendute dalle compagnie aeree tramite terzi (come società di noleggio auto o piattaforme per le prenotazioni alberghiere).

Ma sul tema era intervenuto anche Federico Lucarelli, legale di Fiavet-Confcommercio, auspicando un intervento sul tema del default delle compagnie aeree: anche i trasporti, aveva sottolineato Lucarelli, dovrebbero dotarsi di sistemi come i fondi di garanzia per assicurare i rimborsi ai soggetti spettanti; ovvero, nel caso dei pacchetti, all'operatore turistico.

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