Ultimo aggiornamento alle 12:05
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Ita Airways con Certares:
le ragioni della decisione

La decisione di avviare la trattativa in esclusiva con Certares insieme a Air France-Klm e Delta come partner tecnici per rilevare la maggioranza di Ita Airways apre ora un nuovo e probabilmente lungo percorso il cui esito è tutt’altro che scontato. Da una parte per la valutazione tecnica del progetto e le sue implicazioni per lo sviluppo della compagnia italiana, dall’altra, e questo potrebbe rivelarsi l’ostacolo maggiore, per come il nuovo Governo che nascerà dopo le elezioni del 25 settembre deciderà di raccogliere l’eredità della decisione presa dall’Esecutivo Draghi.

La questione politica
I due aspetti sembrano intrecciarsi proprio nella scelta fatta di privilegiare il fondo americano rispetto alla cordata composta da Msc e Lufthansa. Come noto le reticenze nei confronti dell’operazione privatizzazione di Ita Airways arrivano dal centro-destra e in particolare da Fratelli d’Italia, con Giorgia Meloni che si è più volte apertamente schierata contro. La proposta di Certares avrebbe il vantaggio invece di lasciare una quota importante e un peso decisionale del Governo nettamente più forte rispetto al piano di Msc e Lufthansa.

I numeri
Secondo quanto riportato dall’edizione odierna del Corriere della Sera, la cifra proposta per rilevare la compagnia sarebbe salita ora a 700 milioni di euro per ottenere una quota di poco superiore al 50 per cento. In queste condizioni lo Stato manterrebbe un ampio 49 per cento e quindi un peso fondamentale. Una condizione che appare quindi come un’endorsment al futuro Governo nel caso le elezioni premiassero appunto il centro destra.

A livello economico e strategico, inoltre, la proposta Certares avrebbe anche il vantaggio di portare a casa un aumento di capitale da 600 milioni di euro (oltre alla quota già stanziata dal Governo) che significherebbe ossigeno fresco per le casse della compagnia e per i suoi piani di sviluppo. Sull’altro fronte invece un ostacolo si sarebbe mostrata anche la maxi penale richiesta dai contendenti in caso di recesso nell’accordo.

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