Ultimo aggiornamento alle 08:04
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Viaggi in treno,
boom di richieste
Bernasconi: “Trend
destinato a durare”

Mai come in questo momento il treno rappresenta una proposta vincente per chi, dopo i due lunghi anni della pandemia, vuole riaffacciarsi ai viaggi.

A spiegarlo è il rappresentante per l’Italia di Ferrovia Retica, Enrico Bernasconi (nella foto), che sottolinea come quello su rotaia sia un modo di viaggiare in linea con le esigenze attuali. “Sono molteplici le ragioni che stanno spingendo la domanda di viaggi in treno – spiega il manager -. Sicuramente una parte importante la stanno facendo il caro carburante, che incide sul costo dei trasporti aerei, via terra e via mare, ma anche la carenza di personale, che mette a rischio l’affidabilità di date e orari di partenza”.

Se è vero che il treno è in questo momento richiestissimo  - “Stiamo gestendo al meglio un numero di pratiche veramente impressionante” – è altrettanto vero che la domanda è profondamente cambiata. Le destinazioni non sono più quelle classiche. C’è una maggiore attenzione alla natura e alla montagna, un trend destinato a consolidarsi anche durante l’estate, che va di pari passo con la richiesta di vacanze ecosostenibili e più attente ai territori visitati.

In quest’ottica il treno rappresenta un mezzo dalle ampie potenzialità di sviluppo anche nel futuro poichè “si sarà sempre più attenti al patrimonio ecologico delle destinazioni”.

Qualche criticità comunque è rimasta: “In Svizzera, come de resto in tanti altri paesi, è possibile viaggiare in totale libertà e senza mascherina. Una volta attraversato il confine con l’Italia, si deve indossare il dispositivo di protezione, pur rimanendo magari sullo stesso treno e con gli stessi compagni di viaggio. Servirebbe una regolamentazione uniforme in tutta Europa, Svizzera compresa, per dare peso e sostanza a un provvedimento uguale per tutti”.
Isabella Cattoni

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