Ultimo aggiornamento alle 09:24
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Compagnie aeree
al bivio
I timori
per l’autunno

di Lino Vuotto

Lo scorso anno l’insegnamento era stato severissimo: la sbornia dell’estate aveva illuso tutto il comparto del trasporto aereo e quella che sembrava quasi una cavalcata verso la ripresa era stata poi smentita pesantemente dai fatti. Il flusso delle prenotazioni si era bruscamente quanto improvvisamente arrestato, anche per via della seconda ondata della pandemia, e i mesi a seguire si erano rivelati un calvario per tutte le compagnie aeree.

Certamente quella che si avrà di fronte non potrà essere in alcun modo una situazione fotocopia. Il virus continua a fare paura e periodicamente arriva qualche nuova restrizione o limitazione a mettere i bastoni fra le ruote al cammino verso il ritorno alla normalità. Ma l’arma della vaccinazione, pur con tutte le sue difficoltà, sta dando i suoi risultati ed è ormai opinione comune che i rischi di nuovi pesanti lockdown sembrano più che minimi.

Prudenza
Tuttavia nel comparto la parola d’ordine è prudenza, anche perché i margini (economici soprattutto) per rischiare non ci sono ed è meglio andare avanti un passo alla volta e vedere come si evolve la situazione in un mercato che continuerà ad essere sottodata ancora per molto tempo a venire. Un campanello d’allarme però l’ha lanciato la Iata: in un’informativa resa nota da Preferente, l’Associazione delle compagnie aerea avverte che il recupero in atto quest’anno è stato solo parziale e il traffico del 2021 non è cresciuto poi molto, anche perché la prima metà dell’anno è stata devastante.

I primi dati
C’è poi da prendere in considerazione quanto fatto emergere da Eurocontrol nell’ultimo rilevamento fatto in una giornata media di agosto in Europa: la media generale vede ancora un calo compreso tra il 30 e il 40 per cento rispetto al 2019 e solo Paesi come la Grecia fanno eccezione e riescono ad avvicinarsi ai livelli di due anni fa. Anche negli Stati Uniti, dopo un periodo roseo, i dati di traffico stanno subendo un rallentamento. E non va dimenticato che il lungo raggio resta ancora un miraggio.

La partita dell’autunno resta quindi ancora tutta da giocare e solo nelle prossime settimane potranno arrivare indicazioni più chiare su cosa sarà lecito attendersi. Nel frattempo la Iata si prepara a lanciare il nuovo appello ai Governi affinché il trasporto aereo possa nuovamente spiccare il volo.

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