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Air Italy, stop ai licenziamenti: si va verso la proroga della Cig

Passa nelle mani del Parlamento il destino dei 1383 lavoratori di Air Italy. Gli azionisti del vettore, il Qatar e Karim Aga Khan, hanno infatti fermato temporaneamente le lettere di licenziamento già pronte e, per la prima volta, hanno aperto uno spiraglio alla proroga della cassa integrazione fino al 31 dicembre.

Dai sindacati cauto ottimismo
“Le posizioni – spiega la nota congiunta emanata dalle segreterie nazionali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uilt e Ugl - si sono sensibilmente avvicinate, al punto da porci in un’ottica di cauto ottimismo rispetto al raggiungimento di un accordo sul prolungamento della cassa integrazione”.

Arriva, dunque, un primo segnale di speranza per i rappresentanti dei lavoratori del vettore che, come ricorda La Nuova Sardegna, è stato messo in liquidazione l’11 febbraio 2020. Fino a ieri, infatti, la compagnia si era detta non disponibile ad andare oltre il 30 giugno con la cassa integrazione.

Sospesi, dunque, anche i licenziamenti, la cui partenza era stata inizialmente prevista il 1° luglio; la riunione per la firma dell’accordo è stata aggiornata al 30 giugno alle 11 e tra i punti da chiarire uno che i sindacati non possono accettare: il sì preventivo ai licenziamenti nel caso in cui il 25 luglio il decreto Sostegni e l’emendamento all’articolo 45 non siano ancira stati approvati.

“Sarà compito del Governo Draghi – chiarisce Marco Bardini, dell’Anpav – porre le condizioni affinché l’industria italiana del trasporto aereo, oggi quasi totalmente in mani straniere, visto anche lo stallo di Ita, rinasca dalle sue ceneri, ricomprendendo anche i lavoratori di Air Italy”. Serve, intanto, l’impegno forte dei parlamentari espressi dal territorio, dicono Sergio Prontu, segretario della Filt Cgil Gallura, e Gian Luca Langiu, della Fit Cisl.

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