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Grecia, le richieste della Iata per salvare il turismo

La Iata ha chiesto al Governo della Grecia di ridurre il costo dei test Pcr Covid-19 per i viaggiatori e di istituire una nuova autorità di regolamentazione indipendente per l'aviazione civile come parte di un pacchetto di misure per salvare l'aviazione, i viaggi e posti di lavoro nel settore turistico nel Paese.

Il successo dei test mirati
Quest’estate la decisione del Governo greco di condurre test mirati sui passeggeri in arrivo e di non imporre una quarantena ha portato il Paese ad avere, nei mesi di luglio e agosto, una diminuzione delle vendite di biglietti inferiore a quella registrata dall’Italia. Il nostro Paese, come la Francia e il Portogallo, ha infatti perso l’81% delle vendite, contro il 58% della Grecia, mentre in Spagna il crollo è stato ancora più forte: -85%.

Visti meno costosi e norme comuni per l'Europa
"È chiaro che quest’estate la Grecia ha tratto beneficio dalla sua politica di test in estate - osserva Rafael Schvartzman, vicepresidente regionale della Iata per l'Europa -, ma affinché i viaggi aerei e il turismo si riprendano veramente due cose sono essenziali. In primo luogo, il governo del Paese dovrebbe cercare di ridurre i costi dei test. Inoltre la Grecia dovrebbe spingere per una cooperazione a livello Ue per un protocollo di viaggio comune che sostituisca la quarantena con test sistematici sui passeggeri in arrivo”.

Finora l'impatto del Covid-19 sulla domanda di viaggi aerei in Grecia, spiega il giornale keeptalkinggreece.com, è stato grave. La Iata stima che oltre 30 milioni di passeggeri in meno voleranno da e verso il Paese nel 2020, una riduzione di circa il 61% rispetto all’anno precedente.

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