Ultimo aggiornamento alle 08:30
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Compagnie Usa
e tagli al personale
Pronto un intervento
della Casa Bianca

Un uragano si sta per abbattere sulle elezioni presidenziali Usa. E non ha nulla a che vedere con Laura, che sta esaurendo la sua potenza in questi giorni sulla Louisiana.

L’uragano che attende il presidente Trump è quello che rischia di scatenarsi dopo il 30 settembre, con la fine degli aiuti alle compagnie aeree e il conseguente via libera a licenziamenti di massa.

Secondo le prime stime, i numeri sono impressionanti: la sola American Airlines minaccia 17.500 licenziamenti, inclusi assistenti di volo e piloti, oltre a 1.500 dirigenti. Delta prevede di lasciare a casa 1.941 piloti.

Una marea di persone che da un giorno all’altro rischiano di rimanere senza occupazione e stipendio non lasciano insensibile la Casa Bianca. Secondo quanto riporta Usa Today, infatti, il capo dello staff di Trump, Mark Meadows, ha annunciato che il presidente ha intenzione di intervenire per concedere ulteriori aiuti di stato alle compagnie e prevenire l’onda dei licenziamenti.

All'inizio di quest'anno, il Congresso e Trump hanno concordato un pacchetto di 2,2 trillioni di dollari per sostenere le aziende durante pandemia, all’interno del quale erano inseriti 50 miliardi in sovvenzioni e prestiti per le compagnie aeree.

Un tesoretto che sta arrivando alla fine: per questo i vettori hanno iniziato a fare pressioni sia sul Congresso che sul presidente, in una battaglia che rischia di vedere i big dei cieli in serio pericolo.

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