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Alitalia: la ripartenza dal 1 giugno con due newco e 92 aerei

Durante l’audizione informale di oggi alla Commissione Trasporti, il commissario straordinario di Alitalia Giuseppe Leogrande ha tracciato la disamina di una situazione di grande difficoltà, con i ricavi della compagnia crollati in aprile del 97 per cento rispetto al medesimo periodo del 2019 e aerei che volano con un quinto dei sedili occupati.

Intanto, come riportato dal Corriere della Sera, si delinea il futuro della nuova Alitalia, che probabilmente dal 1 giugno partirà con due newco: una affitterà servizi e  aerei dalla società ‘madre’, l’altra da CityLiner, la divisione regionale. Le due newco noleggeranno 92 velivoli: 20 di lungo raggio, 60 di corto e medio raggio e 12 regionali Embraer E190 per la parte CityLiner.
Le  newco saranno due in quanto due sono le società in amministrazione straordinaria: una è Alitalia, l’altra è Alitalia CityLiner.

“Il quadro macroeconomico è completamente modificato su tutto il settore del turismo e dei trasporti in generale dal 24 febbraio - ha detto Leogrande alla presenza in videoconferenza anche del  direttore generale di Alitalia Giancarlo Zeni -. Dal punto di vista operativo l’azienda non ha registrato particolari problematiche; le vendite di gennaio hanno registrato un incremento del 4,1% a 180,35 milioni di euro contro i 173,28 del gennaio precedente. In febbraio  le prime ricadute, ma il mese comunque si conclude con un leggero calo del fatturato dell’1,9%”, e ricavi pari a 145,61 milioni.

Da marzo in poi, tuttavia, il blocco dei voli e la chiusura degli altri paesi hanno creato una situazione di crollo delle vendite, con una flessione dei ricavi del mese pari al 76,5 per cento rispetto al 2019. In parallelo, aggiunge il manager, Alitalia ha dovuto far fronte a richieste di rimborso restituendo oltre 70 milioni di euro. La situazione è pessima anche in aprile: fino al 23, rivela il commissario  vendite sono calate del 97 per cento, con ricavi inferiori ai 5 milioni di euro contro i 160 dell’aprile 2019. Con un load factor che oscilla intorno al 21 per cento.

Dal 27 aprile al 4 maggio sono previsti 49 voli giornalieri contro gli oltre 500 di gennaio: 30 domestici, uno intercontinentale (New York) e il resto verso le città europee e l’azienda  opera a poco più del 10% della sua potenzialità”.
Intanto, è stata richiesta la cassa integrazione per 6mila 607 dipendenti della compagnia madre e di altri 221 per gli impiegati di CityLiner.

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