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O’Leary provoca Branson: “Ha soldi a sufficienza per salvare Virgin Atlantic”

“Branson può salvarsi senza l’aiuto del Governo”. Il ceo di Ryanair, Michael O’Leary, torna ai suoi soliti toni provocatori e questa volta le sue parole tuonano contro un altro eccentrico personaggio del turismo: Sir Richard Branson.

Nei giorni scorsi, il magnate ha bussato alla porta del Governo britannico per chiedere aiuti economici per salvare Virgin Atlantic, mettendo come garanzia del prestito la sua Necker Island, isola privata ai Caraibi.

Una mossa che non è piaciuta al numero uno della low cost irlandese. Intervistato da SkyNews, O’Leary ha commentato la vicenda dicendo che Branson dispone di denaro più che sufficiente per salvare Virgin e pagare gli stipendi dei suoi dipendenti. “Branson, per la seconda volta, sta provando a portar via il denaro dei contribuenti. Ci aveva già provato con Flybe. Ora c’è Virgin Atlantic, di proprietà di Delta e di un miliardario residente ai Caraibi”, ha dichiarato tagliente O’Leary.  

La provocazione
“Francamente - ha continuato -, se è preoccupato per Virgin dovrebbe staccare lui stesso l’assegno. Non è che sia a corto di soldi”.

Secondo O’Leary, Delta e Branson (la cui fortuna è stimata in 5,9 miliardi di dollari) potrebbero coprire le perdite della compagnia, scongiurando così un intervento dell’Esecutivo Uk.

Per il numero uno di Ryanair, la richiesta di Branson non dovrebbe proprio “essere presa in considerazione”. “Quando stai alle Isole Vergini come un esiliato fiscale, chiedendo aiuto al Governo britannico, quando hai risorse più che sufficienti per salvare te stesso e Virgin Atlantic, non credo tu debba essere preso in considerazione”, ha concluso.

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