Ultimo aggiornamento alle 21:01
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Le nuove regole sui mezzi pubblici: Milano si riorganizza

Rispetto al passato, sui mezzi pubblici a Milano viaggerà un passeggero su quattro. È lo stesso sindaco della città, Giuseppe Sala, a spiegare come ad esempio sulla stazione della metropolitana di Cadrona, fra le più trafficate, “Entravano 6 mila persone all’ora ogni mattina. Con le misure che ci indicano ne potremo far transitare il 25 per cento, quindi 1.500: 75 alla volta. Dobbiamo trovare delle formule”.

Come riportato dal Corriere della Sera, Atm sta lavorando per mettere a punto una strategia che sia sostenibile. Tutto  girerà intorno ai tornelli, che regoleranno il flusso dei passeggeri in base al numero consentito sui vagoni di passaggio. Essendo in rete tra di loro potranno contare gli ingressi ma proporzionandoli agli spazi sui convogli per evitare di intasare l’attesa sulla banchina. Andranno poi differenziati ingressi e uscite: chi entra avrà un percorso separato da chi esce. Un tracciato delimitato da segnaletica a terra.

Differenziare entrate e uscite sarà più complicato per i mezzi di superficie, dove il tipo di spostamento, mediamente più breve, potrebbe rendere impossibile chiedere a chi sale per poche fermate di scendere dalla parte opposta.

“Anche l’idea di sviluppare piste ciclabili non è una scelta ideologica – spiega Sala -. Avremo bisogno di arricchire la nostra strategia con i contributi della gente:in questa fase è importante l’ascolto”.

Il futuro potrebbe essere più tecnologico, con l’aiuto di un app a cui si sta lavorando. Se Atm ha perso circa il 92% del milione 300 mila persone che ogni giorno usavano la metropolitana significa che in lockdown si muovono circa 100 mila persone. Uno studio di Inail stima che con l’inizio della Fase 2 potrebbero aggiungersene 26mila 400 e che le due fasce di picco da gestire saranno quella tra le 7.29 e le 10,44 del mattino e quella tra le 18,03 e le 21,38 in serata. Il sistema reggerà se la gente si allenerà al cambiamento, imparando l’approccio paziente. Usando la fase estiva come test, per essere pronti a settembre quando, con la probabile riapertura delle scuole, la città dovrà cambiare marcia.

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