Ultimo aggiornamento alle 11:14
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Usa, i dazi verso l'Ue e la pandemia pesano su Boeing e vettori

Nonostante l’emergenza coronavirus, sono scattati alle 24 di ieri i dazi imposti dalla Casa Bianca sui prodotti provenienti dall’Unione europea. Dazi che interessano anche il trasporto aereo, colpendo in particolare il costruttore Airbus (escluso lo stabilimento di Mobile, in Alabama). Ma se Atene piange, Sparta non ride.

Come si legge su ilsole24ore.com, le compagnie aeree statunitensi, già colpite duramente delle restrizioni messe in atto per la pandemia, hanno già chiesto al presidente Donald Trump di revocare i dazi su Airbus (passati dal 10 al 50%), che comporteranno notevoli costi aggiuntivi sugli ordini già effettuati.

Boeing
C’è poi Boeing. Il primo concorrente di Airbus è in difficoltà da mesi. La vicenda B-737 Max ha pesato drasticamente sugli ordini provenienti dall'Ue e negli ultimi cinque giorni le azioni del costruttore hanno perso oltre il 50%. L’emergenza covid-19 ha inoltre bloccato un’ampia parte dei fornitori internazionali (buona parte di questi si trovano nel Nord Italia) e l’azienda, che da lavoro a oltre 100mila persone, rischia collasso.

Gli executive hanno chiesto alla Casa Bianca un intervento di 60 miliardi, in aggiunta ai 50 miliardi chiesti dai vettori.

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