Altri 350 milioni di euro. Nella bozza del decreto fiscale, appena approvata, il Governo ha messo sul piatto un ulteriore prestito ponte per la compagnia aerea per, recita il testo, “la durata di sei mesi per indilazionabili esigenze gestionali”. La nuova iniezione, già nell’aria, arriva dopo la settima proroga della scadenza.
Il prestito, riporta ilsole24ore.com, dovrebbe garantire che la nuova Az possa diventare operativa, salvo che l’offerta vincolante arrivi entro poche settimane. A riguardo è intervenuto nelle scorse ore il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli. “Alitalia – ha assicurato il ministro – non resterà a terra e confermo che nel decreto fiscale c’è una previsione che riguarda la compagnia”.
Altre proroghe?
Sulla concessione di un’ulteriore proroga Patuanelli ha aggiunto: “Devo aspettare che siano i commissari a scrivermi per esplicitare quello che è successo in questo periodo e i commissari non mi hanno ancora scritto”. Il prestito si è reso necessario per la richiesta da parte di Fs e Atlantia di altre otto settimane di tempo.
Lo spettro di Lufthansa
Resta poi la questione di un eventuale coinvolgimento di Lufhtansa nel salvataggio del vettore. In questo caso le parole di Patuanelli si fanno decisamente più dure. “Il nome di Lh per il salvataggio di Alitalia - ha dichiarato - è legato a un'esperienza precedente che ha portato alla bocciatura di un piano industriale con il 50% di esuberi, ovviamente non accettabile”.
