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Alitalia e i tour operator: una storia d'amore

di Oriana Davini

"Tre anni fa non avremmo mai pensato che i t.o. avrebbero detto che gli siamo così vicini": Nicola Bonacchi, vice president leisure sales & international di Alitalia, si toglie qualche soddisfazione. L'empowerment arriva nientemeno che dal Gruppo Alpitour, a coronamento della presentazione del progetto 'Stars in Paradis' organizzato a Mauritius con Beachcomber.

Il vettore di bandiera partecipa ovviamente mettendo posti volo, che Alpitour ha preso in allottment: dal 25 ottobre, infatti, riprende il collegamento diretto da Roma verso l'isola del Dodo, che veleggia intorno al 90% di load factor. "È il secondo anno, quello decisivo - sottolinea il manager -. Crediamo molto nella destinazione e puntiamo a catturare, oltre al mercato italiano, anche altri bacini: quello francese in primis, visto che è la prima nazionalità per il turismo a Mauritius, e poi Grecia e Israele che non hanno voli diretti dai loro Paesi".

Il legame con i t.o.
Alitalia, che verso Mauritius vola tre volte a settimane con un A330, ha messo a punto una strategia aggressiva per attirare su Roma nuovi target di clientela, lavorando a stretto contatto proprio con i t.o. anche grazie all'accordo siglato a inizio anno con Astoi, che riserva condizioni di favore agli operatori.

"È un segno del cambiamento messo a punto nella compagnia: da gennaio ad oggi siamo cresciuti del 14% lato t.o., mettendo a segno un più 5% sui voli nazionali e ottenendo il 96% di materializzazioni sul Mare Italia".

Il futuro, insomma, è roseo: "Az crede molto nel canale dei t.o. e penso che in futuro crescerà ulteriormente".

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