Ultimo aggiornamento alle 08:45
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Air Italy traccia la rotta,
più aerei e nuovi voli Usa

Una marcia che, sebbene rallentata rispetto al progetto iniziale, vuole continuare per portare Air Italy a competere con armi più incisive. Sfruttando anche una rete di alleanze che si sta facendo man mano più consistente.

Il punto della situazione è stato fatto nei giorni scorsi dal chief operating officer Rossen Dimitrov, che ha incontrato le sigle sindacali in rappresentanza dei dipendenti della compagnia. Un incontro che è stato l’occasione anche per avviare la macchina del rinnovo del contratto collettivo.

La situazione economica
Dimitrov, hanno spiegato i sindacati in una nota, ha alzato il velo sull’andamento economico, che segna per il 2018 una perdita pari a 112 milioni di euro. Rosso, ha specificato il manager, derivante in particolare dai costi ereditati dalla precedente gestione e aggravati dalla querelle con Alitalia sulla continuità territoriale.

Gli aerei in arrivo
Altro punto importante lo sviluppo della flotta e anche i questo caso sono emerse le cifre precise della progressione prevista. Il prossimo anno la compagnia salirà a 19 aerei, di cui 7 per il lungo raggio: sei in più rispetto all’anno in corso. In arrivo ci sarebbero quindi nuovi collegamenti, anche se rimane l’incertezza legata al B737 Max. A parte questo Dimitrov ha assicurato che sugli Stati Uniti arriveranno due nuovi collegamenti.

Il piano flotta prevede poi la crescita di sei unità ogni anno per arrivare a una composizione di 14 aerei a lungo raggio e 23 a medio raggio nel 2023. Una progressione che dovrà comunque confrontarsi con la situazione del mercato del trasporto aereo, per il quale le nubi all’orizzonte restano ancora minacciose.

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