Saranno oltre 7,8 milioni i passeggeri che quest’estate potranno subire disagi a causa di ritardi e cancellazioni dei propri voli da e per l'Italia. La stima è quella di AirHelp, che ha tracciato un quadro previsionale della situazione sulla base di un dato significativo: solo nel primo trimestre dell’anno i voli con ritardi e cancellazioni sono aumentati del 10% e i ritardi del 3% in confronto allo stesso trimestre del 2018.
Per il solo territorio italiano la società - specializzata nel supporto ai passeggeri in seguito a problemi con i collegamenti aerei - prevede disagi per oltre 2 milioni di viaggiatori durante l’estate. Se, infatti, nel primo trimestre del 2016 erano poco meno di 25mila i voli con disagi, nel 2019, ad oggi, se ne sono già registrati 30mila, pari al più 24% sul 2018.
“Lo scorso anno - spiega Roberta Fichera, portavoce di AirHelp Italia - c’è stato un vero e proprio caos in corrispondenza del periodo estivo. I numeri del nostro ultimo studio non mostrano segnali di miglioramento”.
I diritti dei viaggiatori
Per ritardi e cancellazioni si può avere diritto a un risarcimento fino a 600 euro a persona. “I passeggeri - spiega FIchera - possono verificare l’idoneità al rimborso e AirHelp sarà pronto a far valere i loro diritti e, dove e quando necessario, intraprendere vie legali”.
Per voli in ritardo, cancellati o imbarchi negati, tutte le compagnie aeree (low cost comprese) devono corrispondere da 250 fino a 600 euro di rimborso a prescindere dal prezzo pagato per il biglietto acquistato. Si tratta di un diritto dei passeggeri il più delle volte a loro sconosciuto (o omesso dalle compagnie aeree), tant’è che meno del 2% degli aventi diritto ha richiesto e ottenuto il risarcimento. Il diritto al risarcimento finanziario deve essere richiesto entro tre anni dalla data di ritardo del volo.
