Dopo aver sospeso il servizio nel mese di dicembre 2017, Uber torna a operare a Cancun. Una decisione forzata, quella di chiudere le proprie attività in Messico, arrivata dopo una sentenza di un giudice federale che aveva reputato Uber non assimilabile a un comune taxi e dunque non regolato dalla normativa vigente. Ma, come riporta travelpulse.com, qualcosa sta cambiando, almeno nello stato di Quintana Roo.
"Il nostro ritorno è legittimo ed è la risposta al bisogno di un'intera popolazione", ha commentato Saúl Crespo, communication manager per Uber Mexico. Che ha aggiunto: "Reiteriamo la nostra apertura al dialogo con le autorità così da avviare le procedure necessarie".
Non mancano ovviamente le proteste dei tassisti locali: il sindacato di categoria promette infatti di intraprendere azioni, anche forti, in difesa della categoria.
Gaia Guarino
