Il piano industriale delle Ferrovie per Alitalia potrà slittare di qualche giorno rispetto a quel 31 marzo annunciato in un primo momento, ma “sicuramente prima di Pasqua lo presenteremo”. L’assicurazione arriva direttamente dall’amministratore delegato di Fs, Gianfranco Battisti, che a margine della Conferenza nazionale del trasporto aereo ha precisato le tempistiche del progetto per rimettere in pista la compagnia aerea, come riporta rainews.it.
Restano, tuttavia, alcuni nodi da risolvere: non per ultimo quello degli eventuali partner della newco che dovrebbe rilevare la compagnia aerea.
Gli attori in gioco
È di poco fa la notizia che Poste Italiane si sarebbe chiamata fuori dal novero dei possibili azionisti. Una mossa che restringe il campo degli interessati a rilevare la quota rimasta ancora scoperta dopo il dietrofront di easyJet.
Secondo i calcoli, infatti, una percentuale tra il 10 e il 15% andrebbe a Delta, mentre le Ferrovie potrebbero salire fino al 40%; un 15% sarebbe in mano al Mef, lasciando però scoperta una percentuale non indifferente.
Al momento l’unico punto fermo è proprio la compagnia aera americana. L’elenco dei possibili investitori comprende anche nomi come Fincantieri e Atlantia. A sfilarsi sono già stati invece Cassa Depositi e Prestiti ed Eni.
L’assetto azionario, dunque, è ancora tutto da decidere.
