Ultimo aggiornamento alle 15:36
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‘Solo 5 vettori in Europa’
Il futuro secondo O’Leary

Per le piccole compagnie aeree sono tempi difficili. La guerra sul fronte del pricing e il caro fuel stanno mettendo a dura prova il loro business model, causando l’uscita di scena di diverse realtà in pochi mesi. Pochi giorni fa il ceo di Air Dolomiti, Joerg Eberhart, ha previsto una “nuova ondata di consolidamento tra le compagnie aeree" e ora anche il numero uno di Ryanair tira fuori la sfera di cristallo decretando la fine dei baby vettori. O’Leary, nell’ultimo periodo più cauto del solito nelle dichiarazioni, torna così ai soliti toni “tranchant”, ma non per questo poco credibili. "Il processo di consolidamento lascerà un settore con cinque attori principali – ha dichiarato durante il direttivo di A4E -: Iag, Lufthansa easyJet (sì, li cita come un unico soggetto), Ryanair e Air France-Klm".

Il sostegno di Elbers
E le sue parole trovano un appoggio nel ceo di Klm, Peter Elbers, che però prevede un consolidamento meno drastico, che porterà a un settore con “sette e dieci operatori", perché l’Europa è una realtà diversa dagli Stati Uniti. “Non ci saranno pochi gruppi come negli Usa – ha spiegato -. Abbiamo lingue e culture diverse che porteranno alla necessità di più gruppi".

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