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Malpensa, gli anni della svolta

"Sicuramente il cambio di passo c'è stato quando abbiamo iniziato a insistere sulla diversificazione dei vettori; e questo ha determinato anche un aumento della qualità dell'offerta e i risultati si sono visti. Con una situazione di questo tipo, inoltre, oggi Malpensa è molto più preparata per eventuali scossoni". Racconta così, Andrea Tucci, direttore aviation business development di Sea la svolta dell'aeroporto lombardo.

Nonostante la soddisfazione per i risultati e soprattutto per le prospettive, comunque, il direttore non manca di evidenziare che resta ancora molto lavoro da fare. "La mia 'ossessione' è il portfolio prodotti, perché più è ampio e più consente al cliente di scegliere. Per esempio Milano meriterebbe più attenzione dalla Cina e su questo punto stiamo lavorando a fondo. I miei crucci più grossi però sono l'Est Europa e il Sud America: su quest'ultimo in particolare servirebbe un vettore forte di riferimento in grado di sviluppare un numero interessante di voli diretti. Per ora ci 'accontentiamo' degli hub di Madrid e Lisbona che sono gateway molto validi".

La carta da giocare
Altro elemento da continuare a sviluppare, invece, è il traffico legato agli eventi, che negli ultimi anni ha dato risultati importanti, come testimoniano i numeri ottenuti con Expo oppure con la finale di Champions. "Del resto la motivazione del viaggio è ormai preponderante - conclude Tucci -. I giovani di oggi crescono viaggiando, sono abituati e scelgono le destinazioni anche e soprattutto in base agli eventi. È un trend da sfruttare anche in ottica della destagionalizzazione".

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