Ultimo aggiornamento alle 10:20
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Alitalia, Di Maio:
“Troppo ottimismo,
la partita
è più complessa”

di Lino Vuotto

“Sono state fatte dichiarazioni un po’ troppo ottimistiche, la partita è un po’ più complessa”. L’ammissione del vice premier Luigi Di Maio ha per soggetto Alitalia e fa capire che il rilancio della compagnia non sarà così lineare e comunque semplice come poteva apparire.

L’unica cosa certa emersa dal vertice di ieri al quale hanno preso parte anche le parti sociali è che il prestito ponte da 900 milioni di euro sarà restituito a giugno invece che dopodomani. Per il resto piani e ipotesi da portare avanti senza avere la certezza del risultato finale.

Le idee comunque sono abbastanza chiare e i soggetti che si vogliono chiamare in causa nella newco che verrebbe creata anche. Ecco allora il progetto di Di Maio punto per punto.

Ferrovie dello Stato
Confermato il suo ruolo di primo piano nel programma di rilancio con una quota intorno al 20 per cento e la regia della nuova Alitalia.

Ministero dell’Economia
Golden share statale all’interno della società: il 15 per cento circa grazie anche alla conversione in azioni di una parte del prestito da 900 milioni, un terzo del totale.

Delta Air Lines
Partner industriale di rilievo: la prossima settimana dovrebbe esserci il primo incontro con i vertici di Fs.

easyJet
Seconda opzione o comunque una compresenza insieme agli americani. Un’ipotesi comunque ancora tutta da definire per la quale sembra esserci la disponibilità da parte della low cost.

Cassa Depositi e Prestiti
Il vice premier li vuole come investitori per la flotta. Da ricordare che finora da Cdp c’è sempre stato un no secco all’ipotesi di coinvolgimento.

Fondi
Quelli che dovrebbero mettere il capitale per rilanciare Alitalia. Nessun nome. Tante idee e ipotesi. Sembra essere lo scoglio più duro.

Sindacati
A loro ieri è stata garantita la piena salvaguardia dell’occupazione e per ora non faranno scioperi. Ma hanno già spiegato che se non ci saranno passi concreti entro breve tempo la mobilitazione sarà inevitabile.

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