Saranno 90 giorni di fuoco quelli compresi tra il 27 luglio e il 27 ottobre del prossimo anno. Non solamente perché coincidono almeno in parte con il periodo più trafficato dell’anno per il trasporto aereo, ma perché saranno i giorni in cui lo scalo di Linate andrà in contro a un lungo e totale stop per i lavori di rifacimento della pista.
Secondo le prime stime, riporta Corriere.it, saranno trentamila i voli che dovranno essere trasferiti per un totale di circa due milioni di passeggeri. Numeri notevoli che stanno imponendo un’accelerata alla macchina organizzativa per fare in modo che tutto funzioni nel miglior modo possibile.
Questione collegamenti
Lo scalo che ospiterà gran parte dei voli è quello di Malpensa e per questo motivo si sta valutando un aumento dei collegamenti tra la città di Milano e l’aeroporto: al momento sembrano tutti concordi sul passaggio a frequenze ogni 15 minuti, ma Trenord starebbe spingendo a usare la stazione di Cadorna invece di Centrale.
Sul fronte delle compagnie easyJet ha già fatto sapere che sposterà tutti i voli da Linate su Mxp e non sono previsti tagli così come per Air Italy. Più complessa, invece, a causa del volume di collegamenti, la questione di Alitalia: allo stato attuale le soluzioni più probabili saranno gli accorpamenti e l’utilizzo di velivoli più grandi.
