Ultimo aggiornamento alle 14:22
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La gestione dei ritardi
secondo Vueling

di Oriana Davini

L'estate appena passata è stata contraddistinta da una serie di scioperi, ritardi, cancellazioni e cambi di operativo nel trasporto aereo che hanno reso difficile la vita ai viaggiatori. E, di conseguenza, è aumentato il livello di insoddisfazione generale nei confronti dei vettori coinvolti.

Ne è consapevole David Garcia Blancas (nella foto), chief commercial officer di Vueling: "La stagione estiva per noi è stata da un lato molto positiva, perchè abbiamo registrato oltre 10 milioni 400mila pax trasportati, un record e una crescita del 10% rispetto all'anno scorso. Dall'altro però - ammette - è stata molto complicata per i ritardi, che hanno riguardato tutta l'industria aerea facendo soffrire soprattutto alcuni bacini".

Francia, Germania e Spagna sono stati i paesi più colpiti, a detta del manager, ma anche in Italia qualche lamentela tra le agenzie di viaggi non è mancata.

Le cifre
Infatti, spiega il manager, "nei tre mesi estivi il 47 per cento dei nostri voli è stato sottoposto a 'regulation': ciò significa che ha subito ritardi per motivi di intenso traffico negli aeroporti, cosa che ha abbassato la percezione dei nostri clienti verso Vueling".

Un fatto al quale il vettore spagnolo ha prontamente reagito: "Abbiamo aumentato il numero di aeromobili, chiamato personale aggiuntivo sia negli equipaggi che al customer care e abbiamo investito in tecnologia per fare in modo che i clienti abbiano informazioni in tempo reale. È un aumento di costi per noi ma dovevamo farlo".

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