Ultimo aggiornamento alle 08:35
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Fabio Lazzerini, Alitalia:
“Ci siamo ripresi il trade”

di Remo Vangelista

“Abbiamo dovuto vincere la diffidenza”. Così Fabio Lazzerini (nella foto), cco di Alitalia, racconta il rapporto tra la compagnia aerea e il mondo delle agenzie. Rapporto che, dopo la lenta fase iniziale, ha ripreso a macinare risultati. Il manager lombardo, in questa intervista con TTG Italia, sottolinea a più riprese la rinascita di Az sotto il punto di vista dei ricavi da traffico. Ricavi che, nei primi 6 mesi, sono infatti cresciuti del 10,6%.

“In questo primo semestre dell’esercizio il trade ci ha supportato sotto tutti i punti di vista – dice Lazzerini –. In particolare, su alcune linee a lungo raggio il peso delle adv si è fatto sentire, come sull’Oceano Indiano per esempio”.

Soddisfazione
Non è stato comunque facile, perché i dettaglianti hanno vissuto stagioni difficili, perché il mondo del trasporto aereo in generale, a volte, allenta i rapporti con il trade. “Sappiano che le adv hanno visto partenze e ripartenze, forse troppe. Però sin da subito il commissario Gubitosi ha incontrato il mercato spiegando bene la nuova ricetta e la rinnovata collaborazione. Ora abbiamo un dialogo continuo, che ci consente di chiudere il semestre con grande soddisfazione”.

Rilancio internazionale
Proprio i primi 6 mesi dell’anno potrebbero aver definitivamente rilanciato il vettore anche in ambito internazionale. Resta molto da fare e da capire. Solo a fine estate saranno infatti chiare le intenzioni del Governo. “Intanto dobbiamo sottolineare che i risultati sono stati raggiunti senza aggiungere capacità. Dopo 6 anni di perdita di volumi siamo tornati a crescere – rimarca il chief commercial della linea aerea –. Non è semplice, ma i risultati si fanno sentire e ora sappiamo di aver riposizionato Az su quella fascia di mercato che porta redditività”.

Un ritrovato equilibrio
È servito anche dare equilibrio ai vari segmenti ed ora il traffico business, che valeva il 30 per cento dei ricavi solo 10 mesi fa, è risalito al 40 per cento, con qualche aiuto anche alle casse visto che si tratta di un settore con ticket medio più alto. Certo ora servono nuovi aerei per sostenere la crescita, ma un vettore in amministrazione straordinaria non può fare investimenti in flotta e deve riuscire a ottimizzare ogni singola rotta. “Intanto abbiamo invertito la tendenza – conclude Lazzerini –. Con 3 aerei in più sul lungo raggio si potrebbe dare forza al piano di rilancio, ma è inutile parlarne ora. Siamo in salute e su alcune rotte ci siamo inseriti molto bene rosicchiando quote di traffico ai concorrenti. Adesso anche i partner delle alleanze ci guardano in maniera diversa…”.

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