Ultimo aggiornamento alle 10:21
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Il complicato caso
della vendita Alitalia
e il ritorno di fiamma
dell'ipotesi statale

Si fa sempre più intricata la vicenda di Alitalia e sul suo futuro ora pesano numerose incognite. E si fa sempre più concreta l’ipotesi che nel destino della compagnia tornino nuovamente i capitani coraggiosi, insieme allo Stato attraverso Cassa Depositi e Prestiti.

Il tema ha tenuto banco a livello governativo ieri quando è stato accolto l’ordine del giorno presentato dall’onorevole Stefano Fassina con il quale viene presa in considerazione l’idea dell’ingresso dello Stato con una quota da definire. Un tema che verrà ora trattato a livello ministeriale sia dal Dicastero dello Sviluppo economico sia da quello dei Trasporti, entrambi a guida pentastellata.

Slitta il termine per lavendita
Come tappa intermedia ieri c’è stata anche l’approvazione alla Camera della proroga del termine per la vendita al 31 ottobre, mentre il 15 dicembre sarà la data ultima per la restituzione del prestito ponte da 900 milioni che, se la compagnia continuerà a macinare i risultati ottenuti in questi ultimi mesi, resteranno intoccato come avvenuto finora sotto la gestione dei commissari.

Il futuro dei commissari
E anche su questi ultimi pesano ora le incognite. La possibilità di un cambiamento di almeno uno dei tre o una sostituzione in blocco di Laghi, Paleari e Gubitosi è un tema concreto e il Governo sin qui non ne ha fatto mistero.

I prossimi giorni dovrebbero ora essere decisivi per definire la rotta da seguire. Il vicepremier Luigi Di Maio, titolare dello Sviluppo economico, finora non si è espresso e sta esaminando il dossier, mentre il ministro dei Trasporti Luigi Toninelli ha garantito che nei prossimi giorni verranno prese delle decisioni.

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