Ultimo aggiornamento alle 08:34
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Malpensa punta in alto
La speranza Air Italy

di Rita Pucci

Obiettivo puntato sui 10 milioni di passeggeri nei prossimi 5 anni, quadruplicando i volumi attuali. Meridiana nella sua nuova veste Air Italy punta in alto e lo fa lanciando la sua scommessa su Milano Malpensa.

“Entro il 2022 puntiamo a far sì che su un totale di 10 milioni di passeggeri, 8 di questi abbiano scelto i nostri voli in partenza dall’aeroporto di Mxp”. È il presidente di Meridiana Francesco Violante a fissare l’asticella a cui la compagnia aerea deve guardare per concretizzare il piano industriale redatto insieme all’azionista al 49% Qatar Airways.

Occasione d’oro
Un obiettivo tutto sommato realizzabile, almeno sulla carta, specie se le promesse sinora annunciate verranno mantenute nel rispetto dei tempi prefissati. Il chairman di Alisarda, Marco Rigotti, intercettato da TTG Italia a margine della conferenza stampa di presentazione del nuovo brand a Milano non esita nel sottolineare che ora Meridiana “ha le potenzialità per diventare il vettore di riferimento di Milano Malpensa”.

Le attese per la riuscita dell’operazione sono confermate anche dal presidente di Sea, Pietro Modiano, che sottolinea come si tratti di un “investimento molto importante” per lo scalo, orfano di un’aerolinea full service di riferimento da troppe stagioni. Prevedibile la sua presenza alla conferenza organizzar al Gallia, e comprensibile l’ottimismo che l’operazione Air Italy pare portare con sé.

Nel settore low cost, infatti, il ruolo di easyJet a Malpensa è ormai indiscusso, mentre le major, dopo il de-hubbing di Alitalia risalente ormai all’epoca della privatizzazione voluta dei ‘capitani coraggiosi’ nel 2008, languono. Un tentativo, poi non andato a buon fine, fu quell’operazione Lufthansa Italia dei big tedeschi, poi indietreggiati a fronte di una redditività che tardava ad arrivare. Ora, forse, il cambio di passo potrebbe arrivare dalla Air Italy in livrea qatariota.

I nuovi investimenti
Di certo, gli investimenti non mancano: da giugno i voli sugli Stati Uniti, a settembre le operazioni su Bangkok con frequenza quadrisettimanale e ulteriori nuove rotte a lungo raggio ancora in via di definizione. Ma quel che conta sono i nuovi aeromobili, “che rappresentano un asset strategico sia per gli individuali sia per i tour operator nostri partner” sottolinea il cco di Air Italy Andrea Andorno, e con essi tutti i servizi che su Malpensa Air Italy andrà ad attivare.

Un rebranding totale delle aree check-in e imbarchi, un innalzamento dei servizi al passeggero come l’apertura di premium lounge per i passeggeri non-Schengen e tutto ciò che concerne il discorso maintenance che su Malpensa avrà il suo fulcro. In più, l’operazione Air Italy porterà con sé anche impegni sul fronte della connettività dello scalo aeroportuale: sono previsti infatti investimenti sull’accessibilità ferroviaria da/per Milano città, ma anche per altre destinazioni.

Le operazioni dei competitor
Stando ai dati Assaeroporti, intanto, il 2017 di Malpensa si è chiuso a 22,2 milioni di pax e anche gli altri vettori che gravitano sullo scalo per il 2018 hanno in campo una serie di novità: da Alitalia che tornerà da aprile ad operare la rotta per Fiumicino, a Neos, che nello scalo baserà i suoi nuovi B787 Dreamliner, passando per la già citata easyJet, che avvia i servizi per Berlino, Pola, Faro e  Vienna. La stagione per il rilancio sembra essere alle porte.

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